Dalla tradizione all’innovazione culinaria: la novità del “Tritordeum”

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Dalla tradizione all’innovazione culinaria: la novità del “Tritordeum”

La “Sagra te lu Ranu” è ormai un appuntamento fisso che inaugura l’estate nel Salento e tra le più importanti sagre per la sua storia, le sue caratteristiche culinarie e i sapori legati alla tradizione della terra. Protagonista, sin dalle prime edizioni, è stato sempre “lu ranu” con tutti i suoi prodotti legati ad una comunità rurale che la nostra manifestazione ha sempre voluto valorizzare.

Quest’anno il tema della nutrizione e in particolare la riscoperta dei prodotti della dieta mediterranea saranno più che mai al centro della 23° edizione, che proporrà, al fianco della degustazione di piatti tipici, anche pietanze con farina di “Tritordeum”, alla scoperta di nuovi sapori.

Ma di cosa si tratta? Il tritordeum (dal latino triticum duro= grano duro e hordeum chilense= orzo selvatico) è un cereale “figlio del grano duro e dell’orzo selvatico”, nato in Spagna circa 30 anni fa da sperimentazioni contadine e poi importato per la prima in volta in Puglia nelle terre di Putignano, in provincia di Bari.

campo tritordeum - prima e dopoDa alcuni anni questo “giovane” cereale inizia ad essere conosciuto ed apprezzato per le sue proprietà nutrizionali, soprattutto per essere meno calorico, leggero da digerire e ricco di antiossidanti naturali. Oltre a possedere poi un basso contenuto di glutine, esso può vantare un elevato apporto di luteina (antiossidante utile alla protezione della vista), di fruttani (importanti per mantenere in buono stato la flora batterica intestinale e prevenire i calcoli alla colicisti) e altri antiossidanti naturali che giocano un ruolo fondamentale di protezione contro il cancro al colon e per la protezione della pelle dalle radiazioni UV.

Perché questo cereale si differenzia dagli altri? IMG-20150702-WA0010
Il Tritordeum, rispetto al normale frumento ad esempio, ha un livello di proteine superiore, contiene meno amido (dunque meno calorico) ed è più ricco di fibre dietetiche, fondamentali anche per la salute cardiovascolare.

E’ quanto ci racconta Marco Calogiuri, giovane biologo di 29 anni che, dopo aver concluso gli studi, oggi aiuta il padre a condurre l’azienda di famiglia, “Il Mulino Calogiuri” alle porte di Lizzanello.

La Sagra te lu Ranu è il primo grande evento che serviremo con i nostri prodotti al Tritordeum. Un grande motivo di orgoglio per noi e per la comunità di Merine, che da anni omaggia la cucina tipica salentina e promuove la dieta mediterranea. Il nostro obiettivo è proprio quello di sostenere e valorizzare il più possibile una sana alimentazione, costituita da cereali, legumi, prodotti da forno e dolci.”

pasta fatta a casa con farina tritordeumPasta fatta in casa, tarallini e prodotti casarecci vari dunque potranno essere gustati sia con la classica farina di grano duro, sia con farina di Tritordeum. Un primato, quello raggiunto quest’anno, che permetterà alla Sagra te lu Ranu non solo di far conoscere ai suoi visitatori, vecchi e nuovi, virtù e benefici di questo nuovo cereale naturale “a km zero”, ma anche di porsi come un grande evento in grado di conciliare tradizione ed innovazione culinarie.